SERVIZI DI CONSULENZA
PSICOLOGICA E PEDAGOGICA
Il centro offre agli studenti e alle loro famiglie uno spazio di ascolto e consulenza psicologica attraverso il servizio di:
TRATTAMENTO DISTURBI
DELL’APPRENDIMENTO (DSA)
La Scuola Italiana pensata nella Costituzione è una Scuola che si è fondata su equità, promozione sociale e valorizzazione di tutti gli alunni: una Scuola profondamente Inclusiva.Il primo passo è stato fatto nel 2010, con la Legge 170, che ha riconosciuto i diritti di personalizzazione agli alunni con DSA Disturbi Specifici di Apprendimento (con diagnosi clinica).
Oggi la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 sugli alunni con BES, e la relativa circolare di marzo, stimolano la scuola a fare un ulteriore passo avanti verso una maggiore inclusività ampliando la gamma di alunni che hanno diritto a qualche forma di personalizzazione, comprendendo anche situazioni che non sono in qualche modo diagnosticate o certificate.
Il bisogno educativo speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo e/o apprenditivo, che consiste in un funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata.
DEFINIZIONE DSA
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono disabilità di origine neurobiologica che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, non riconducibili a deficit intellettivi, sensoriali e/o neurologici né a condizioni di svantaggio socioculturale.Sulla base del deficit funzionale vengono comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche:
DISLESSIA:
disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo che si manifesta attraverso una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata, istruzione ricevuta);
DISORTOGRAFIA:
disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica che si manifesta attraverso una minore correttezza del testo scritto);
DISGRAFIA:
disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria che si manifesta in una minore fluenza e qualità dell’aspetto grafico della scrittura);
DISCALCULIA:
disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare con i numeri)
La ricerca epidemiologica più recente e aggiornata in ambito nazionale indica che la prevalenza stimata dei DSA nel nostro Paese, rilevata su una popolazione scolastica del quarto anno della scuola primaria, oscilla tra il 3,1% e 3,2% (solo l’1% riceve certificazione diagnostica).
INTERVENTO SUI DSA
Sin dalla scuola dell’infanzia è possibile attuare degli interventi preventivi rivolti a tutti gli alunni allo scopo di potenziare i prerequisiti. Durante il primo anno di scuola primaria è invece opportuno somministrare test di screening in modo da individuare quei bambini a rischio, così da favorirne il monitoraggio ed un’eventuale diagnosi precoce. Questo iter consente, qualora ce ne fosse bisogno, di attuare tempestivamente dei percorsi di potenziamento per quelle abilità che risultano compromesse. Il bambino che riceve una diagnosi precoce e viene sottoposto ad un potenziamento ha maggiori probabilità di migliorare le prestazioni ed allo stesso tempo conoscere ed usare strumenti e strategie alternative adatte alla sua condizione. Ai genitori dei bambini con disturbi specifici dell’apprendimento si consiglia di rivolgersi ad un esperto degli apprendimenti che possa garantire un approccio scientifico al caso: valutazione, diagnosi e l’applicazione di un trattamento centrato sui punti di forza e debolezza del bambino sono passaggi fondamentali per auspicare un miglioramento nello sviluppo delle competenze compromesse dal disturbo ed evitare possibili ripercussioni negative a livello emotivo-motivazionali (es. frustrazione e bassa autostima).Scopo principale degli interventi sui disturbi specifici dell’apprendimento è ridurre l’impatto che questi disturbi possono avere sulla carriera scolastica e sulla vita degli alunni. Interventi funzionali prevedono l’impiego di conoscenze legate a figure professionali quali lo psicologo, il neuropsichiatra, la logopedista e richiedono la collaborazione/interazione “alunno-famiglia-scuola-esperto”.
I percorsi riabilitativi personalizzati (per studenti con DSA o ulteriori specifiche fragilità), nascono e si sviluppano con l’obiettivo di rivolgere particolare attenzione al possibile impatto negativo che questi possono svolgere sullo sviluppo emotivo e affettivo del bambino, visto il rapporto interattivo esistente tra autostima e performance scolastica: le frustrazioni conseguenti alle difficoltà di apprendimento possono ridurre il livello di autostima del bambino e aumentare il rischio di disturbi emotivi psicologici quali ansia, enuresi, disturbi del comportamento, instabilità psicomotoria, depressione.